Book marathon week # 6

I am taking a break from the reading marathon after this week, the book from my book-club is waiting and overdue. I have already received a note from the library. I think also that my brain needs to rest from the impressions of 19th century's western, humanistic lit. Very much the same ingredients in full circle: suicides, adultery, luxury, unhappiness. Very little, if none, reflection on the supernatural, on the spiritual. Only the material and the importance of the mind are in focus. But it is good reading, they are classified as classics for a reason. The writing technique of most of these writers is simply amazing. This week it was the turn of my absolute favourite. John Steinbeck. What this man did with the written word is total masterpiece. I think I have read all his books, I can't really remember. It was good to re-read Of mice and man. Misery and poverty, yet told with such unique warmth. How much is man actually worth? Any man? Yet, I just do not get why his women-characters oftentimes are so throughly evil? Death in Venice by Thomas Mann has come to history as the short-story of his homosexual "come out", I would rather call it pedophilian which does not make the odd composer (the main character) likable at all in my eyes.

Sono costretta a prendere una pausa dalla maratona di lettura dato che il libro del mio circolo di lettura mi aspetta da tempo e la biblioteca mi ha giá inviato un avviso di restituzione. La mia mente ha anche bisogno di un breve distacco dai temi umanistici, tanto frequenti della letteratura occidentale secolo XIX. Suicidio, adulterio, lusso, insoddisfazione...pochissime, quasi nessuna riflessione su ció che non è palpabile o risolvibile dalla mente umana. Nessun accenno al soprannaturale e derisione piena del religioso. Si tratta comunque di capolavori. Non per niente sono classificati come classici. Le tecniche di scrittura di questi scrittori sono semplicemente meravigliose. Questa settimana ho riletto con tanto piacere uno dei miei preferiti in assoluto. John Steinbeck. Uno scrittore la cui penna ha fatto l'impossibile. Penso di aver letto tutti i suoi libri ma non ricordo bene. Topi e uomini è la povertá e la miseria ma descritte con un calore veramente unico. Quanto vale un uomo? Qualsiasi uomo? La cosa che non capisco di Steinbeck è perchè i suoi caratteri femminili siano spesso tanto (ma tanto) crudeli? Morte a Venezia di Thomas Mann è la novella passata alla storia come la sua confessione omossessule. Io la chiamerei piuttosto pedofila il che mi rende il carattere principale, l'eccentrico compositore, ancora piu' antipatico.