It can be difficult to concentrate on words being said when visual impressions are so overwhelming. If I were a little illiterate farmer lady from the middle-ages (whom not seldom I wish I could try to be), I would have a hard time getting rid of the pictures that church imparted (imposed?) on me. Actually, even not being that little illiterate lady, those pictures are glued inside my head this very moment. Sunday morning and Mats and I feel like a walk in the woods, so we go back to the cottage. After woods, mushrooms in our pockets (just came across some) and some pale (very pale) sun warming our backs, we decide to go to church. The country-side here is full of lovely small churches from the middle-ages...I have mentioned that a couple of times, haven't I? We exchange rubber boots for walking shoes and enter little Sånga church, a lovely thing with a sharp church tower. The church is filled with smartly dressed young families, they look so perfect that I wonder if I am in the middle of posh town instead of farm land. We are definetly the only ones smelling resin. We realise soon enough that an infant baptism is in the program and the very perfect-looking people are there for the baby. We choose a seat out of the way of friends and family, but the church is very small so we are in the middle of it no matter where we turn. I end up behind some wall painings from 1400s' figuring Erasmus of Antioch being penalized to death for his preaching. One painting shows him in a big pot of a boilinig something (oil? pitch?), a meanly smiling person pours the liquid on his bare back with a wooden ladle. Erasmus is naked, I suppose, at least from the waist up, only wearing a bishop's hat. The other painting is of Erasmus lying down on a wooden bed, stripped but for a kind-of-diaper around his loins. He has a hole in his stomac with something stringy (his intenstines) coming out of it and two persons on each side weaving his intenstines around a gadget that looks like what is used to roast chicken. I seat in the little church with the service and the singing about Jesus loving babies going on, I am so filled with impressions that my brain is ready to go tilt. Erasmus, his intenstines, the suits and shaved necks of the guys in front of me, the smell of resin and mashroom coming out of Mats' blue jacket, the baby being baptised who is crying her heart out. In the midst of it all the priest is really talking from her heart probably unconsiously competing with the pictures that are filling my head. Her words manage to make way in my crowded imaginatin and touch my own heart.
Di intestini, battesimi e cose simili...
Puó risultare difficile concentrarsi su quello che si ascolta quando le immagini attorno sono, come dire, travolgenti. Se fossi una contadinella analfabeta del medioevo (che non raramente mi piacerebbe provare ad essere), avrei molta difficoltá a cancellare le immagini impartite (imposte?) dalla chiesa. In effetti, pur non essendo una contadinella analfabeta del medioevo, le immagini di oggi sono incollate nel mio cervello in questo momento preciso. Domenica mattina ed io e Mats abbiamo voglia di camminare nel bosco. Dopo aver camminato nella foresta con Joy, raccolto funghi e goduto degli ultimi raggi di sole (molto pallidi ormai) abbiamo pensato di andare in chiesa. La campagna quí è costellata di chiesette luterane medioevali...ma questo l'ho giá scritto, vero? Ci togliamo gli stivali di gomma, mettiamo le scarpe ed entriamo nella chiesetta di Sånga, piccola, con il campanile parecchio appuntito. La chiesa è piena di gente vestita cosí bene che mi chiedo semmai non siamo finiti in mezzo alla zona snob del centro e non in campagna. Io e Mats siamo decisamente gli unici che emanano odore di resina. Ci rendiamo conto quasi subito che nel programma del culto è previsto un battesimo e che tutte quelle persone eleganti non sono altro che familiari ed amici. Per non intrudere ci mettiamo in un posto in fondo, ma la chiesa è talmente piccola che siamo tutti attaccati ugualmente. Finisco sotto alcuni affreschi del medioevo (il soffitto e le pareti sono coperti di affreschi) che raffigurano Erasmo di Antiochia, martirizzato in Siria per la sua predicazione. Uno degli affreschi lo riporta in un calderone di liquido bollente (olio? pece?). Un uomo dal sorriso maligno gli versa sulla schiena il liquido con un mestolo di legno. Erasmo è nudo almeno dalla vita in su, indossa solo un copricapo da vescovo. Un altro affresco riporta Erasmo disteso su un letto di legno, svestito ad eccezione di un panno messo a mo' di pannolo attorno ai lombi. Ha un buco nel ventre da quale gli esce una specie di nastro (gli intestini) che due uomini avvolgo attorno ad un ingranaggio che sembra uno spiedo per arrostire i polli. Sono seduta nella chiesetta dove si sta cantando di Gesú che ama tutti i bimbi e sono cosi colma di impressioni visive che il mio cervello sta per andare in tilt. Erasmo, i suoi intestini, le giacche nere e le nuche rasate di fronte a me, l'odore di bosco dalla giacca blu di Mats, la bimba che strilla alla fonte battesimale. In mezzo a tanto traffico visivo, la pastora che compete inconsciamente con la mia mente con il suo fare e dire che rivelano che parla direttamente dal cuore cercando di centrare sui cuori, ed in qualche modo le sue parole riescono a farsi strada ed a toccare, pure me.
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