There is no easy way around it. Two weeks ago I went for the regular mamogram and here I am waiting for my results with a few other ladies. Each one of us is trying to concentrate on some home dec article in worn out magazines. A sweet nurse comes out and sends one by one the other ladies home with a slip of paper and a smile, "see you back in 18 months, everything regular". I am left sitting there. Where is my slip of paper and the smiling nurse? The nurse calls me in (again? me?) for the doctor wants to see me. An even more smiling doctor meets me. Why do doctors seem to get younger and younger? He explains that he wants to give "it" a closer look. I am pretty sure that he flosses every day. Within 10 minutes I have a 5cm. long needle inserted in one of my breasts för a biopsy to be taken. The kind doctor explains every step of the procedure and I am sent home to wait for a couple of weeks for an answer. As I leave the clinic I am hit by the realization that my life might be in danger. It is interesting how the mind works, how it calculates and plans when a crisis situation occurs. I find myself in the street, dealing with the choice of fear or faith. Today I received the results of the biopsy which shows no sign of the big C. The past two weeks have been marked by supernatural peace. A daily reflection upon this failing body of mine which sooner or later will probably catch one of the variety of lethal deaseas that life so generously bestows upon us, has been balanced by an inner assurance of the divine purpose and of my being eternal because of mercy. Today I celebrate health, I would be a hypocrite if I didn't, but most of all I celebrate peace which surpasses all understanding.

Non esiste modo semplice per affrontare certe situazioni. Due settimane fa ero alla mammografia di controllo ed eccomi in sala d'attesa con alcune altre signore a cercare di leggere vecchie riviste di arredamento. Una dolce infermiera tutta sorrisi esce ad intervalli regolari portando una scheda ad una delle signore ed informandola che "tutto è regolare, ci vediamo tra 18 mesi". Alla fine sono rimasta solo io in sala d'attesa. Dov'è l'infermiera sorridente con la MIA scheda? Vengo richiamata in ambulatorio (chi io? di nuovo?) perché il medico anche lui dal sorriso smagliante vuole dar-"gli" un'altra occhiata. Mi sa che usa il filo interdentale tutti i giorni. Nel giro di 10 minuti il medico (peché i medici sembrano sempre piú giovani?) infila un ago di 5cm. in uno dei miei seni per fare una biopsia. Mi spiega cordialmente ogni attimo della procedura e vengo mandata a casa senza scheda, ad attendere una risposta nel giro di due settimane. Mentre lascio la clinica mi cale addosso la consapevolezza che la mia vita potrebbe essere improvvisamente a rischio. E´interessante come il cervello si mette a fare calcoli e piani in momenti di crisi. Lí per lí per strada devo fare una scelta: fede o fifa? Oggi ho ricevuto la risposta della biopsia, non sono presenti cellule del grande C. Le ultime due settimane sono state caretterizzate da pace soprannaturale. Una riflessione giornaliera sulla fragilitá della vita e sulle innumerevoli malattie letali che la terra ci offre tanto generosamente è stata bilanciata dalla sicurezza interiore del proposito divino e del mio essere eterna per grazia ricevuta. Oggi celebro la salute, sarei un'ipocrita a non farlo, ma soprattutto celebro la pace che supera ogni intendimento.