Monday, July 28, 2008

Book Marathon week #5





Nel mio mondo non esistono molti raccontastorie che superino la competenza di Selma Lagerlöf e di Astrid Lindgren. La Saga di Gösta Berling è un bellissimo libro,
ricco di simbologia e di umorismo. Selma si intrufola imperterrita nella storia. Non riesce a mantenere il ruolo di passiva osservatrice e descrittrice di ogni situazione, deve ad ogni costo fne direttamente parte. Una tara dovuta alla sua lunga carriera di maestra elementare Virginia Wolf non l'avevo mai letta, dato che evito con accanita religiositá "i gialli". La Signora Dalloway non è un giallo ed io non lo sapevo, ignoranza mia. Per tutto il libro mi sono aspettata il morto. Un morto c'è stato ma la signora Dalloway quel poveretto non lo conosceva nemmeno. Il racconto mi ha stancata un poco, una giornata nella vita ma soprattutto nei pensieri e nei ricordi di una cinquantenne. Non capisco bene come siano riusciti a farne un film. Il recente film Le ore (tra l'altro) è direttamente ispirato da questo libro.
In my world there aren't many better story-tellers than Selma Lagerlöf and Astrid Lindgren. The Saga of Gösta Berling is a lovely book, rich of symbols and of humor. Selma finds very often her way into her story. She just does not manage to keep a distance and assume the role of observer and teller, she has got to take part in the story...in someway. Is it a reminiscence from her long teaching career? I had never read Virginia Wolf because I thought she only wrote detective stories and I am kind of allergic to them. My ignorance! Mrs. Dalloway is not a detective story and I was waiting for the murder all the way through the book. There is a dead man. But the poor fellow is unknown to most, even to Mrs. Dalloway. The story bored me a bit. It tells of the day, but mainly the thoughts and memories of a middle-aged lady. I am intrigued to see how they managed to make a movie out of it. Even the recent movie The hours seems to have been inspired by this book.

2 comments:

Anonymous said...

Spot riflessione per The Hours(2002):

La storia come nel romanzo "La signora Dalloway" riguarda tre generazioni di donne, di cui tutte, in un modo o nell'altro, hanno avuto a che fare con il suicidio nella loro vita.

Bel film, coinvolgente, Intenso, emozionante e commovente.

Per apprezzare questo film bisogna aver letto il bellissimo romanzo di Virginia "Mrs Dalloway", o saper un cicinin della vita e opere della grande scrittrice:

Le storie del film sono piene di riferimenti al romanzo o vita della Woolf....

Meritato l'oscar alla Kidman, Julianne Moore e Meryl Streep sono altrettanto brave.

Il film parla di temi importanti:
sofferenza insita nella vita stessa, difficoltà ad accettare la realtà, lo scarto incolmabile tra i nostri desideri e il vuoto dell'esistenza.

Alcuni personaggi, gli artisti, scelgono di morire per non sopportare la pesantezza della vita;

il personaggio della Moore "uccide" il mondo circostante, abbandonando la famiglia, per poter vivere;

e tutte queste scelte, superando ogni moralismo, sono assolutamente rispettabili.

Nel suo romanzo la Woolf uccide il "visionario" perché solo eliminando quella parte di sé si può riuscire a sopportare la realtà;

nella sua vita non ci è riuscita...

Un grande film, bisogna essere psicologicamente preparati per vederlo...

... leggere i bellissimi romanzi della Woolf.

Buonanotte - zi

Il Viaggio said...

Una bellissima recensione di un film che ora devo assolutamente vedere. Grazie zi!